Quanto manca al cinema attuale il genio di Kubrick?
Quanto manca il suo occhio? I suoi occhi?
Gli occhi bene aperti di Alex, Hal, Jack Torrance, del soldato Joker. Quelli chiusi spalancati di Tom Cruise e Nicole Kidman. Quelli che non vedono anche se aperti, quelli che percepiscono anche se accecati.
Quelli del cinema che non è lì per farsi guardare, ma per guardare. Non a raccontare qualcosa allo spettatore, ma a imporre allo spettatore di raccontare sé stesso.
Il cinema come uno specchio, come un interrogatorio di terzo grado. La luce negli occhi: abbacinante, perturbante.
Uno specchio di cristallo, come un monolite. Quell’oggetto davanti al quale danzano come inebetiti gli ominidi della savana, e gli esploratori dell’infinito. Quell’oggetto che contiene tutto. O forse nulla.
Che forse non è mai esistito. Se non dentro la mente dell’Uomo.
Stanley Kubrick, 26 luglio 1928 – 7 marzo 1999.